La separazione dei coniugi
Quali sono gli effetti principali della separazione?
La separazione personale dei coniugi è un istituto disciplinato dal nostro ordinamento giuridico, avente un carattere tendenzialmente transitorio.
I coniugi, infatti, non perdono lo status di coniuge e non pongono fine al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono temporaneamente gli effetti in attesa di una riconciliazione tra le parti o, in caso di irreversibilità della crisi, del divorzio.
La separazione, dunque, consiste in una situazione temporanea che, tuttavia, incide sui diritti e doveri che nascono dal matrimonio.
Gli effetti principali della separazione legale incidono su due aspetti fondamentali tra i coniugi:
1) i rapporti personali (quali la cessazione degli obblighi di coabitazione e di fedeltà, la permanenza degli obblighi di mantenere, educare e istruire i figli e l’obbligo di assistenza materiale verso il coniuge economicamente più debole);
2) i rapporti patrimoniali (come lo scioglimento del regime di comunione legale dei beni e l’eventuale assegnazione della casa coniugale).
La separazione dei coniugi
La separazione dei coniugi
Separazione e divorzio: quali sono le differenze?
La separazione si differenzia dal divorzio perché:
– ha un carattere transitorio, considerato che potrebbe cessare in qualsiasi momento con la riconciliazione dei coniugi (mentre il divorzio ha un carattere definitivo)
– non determina lo scioglimento del vincolo matrimoniale e, conseguentemente, i coniugi non possono contrarre un nuovo matrimonio (a differenza del soggetto divorziato).
La separazione dei coniugi
Quali sono i tipi di separazione
Quando una coppia entra in crisi, i coniugi possono optare per tre tipi di separazione:
1) la separazione di fatto
2) la separazione consensuale
3) la separazione giudiziale
1. La separazione di fatto
L’istituto della separazione può essere suddiviso in due tipi: la separazione legale (che, a sua volta, si suddivide in separazione consensuale e separazione giudiziale) e la separazione di fatto.
A differenza della separazione legale, nella quale è previsto un vaglio dell’autorità giudiziaria, la separazione di fatto consiste nell’interruzione della convivenza, da parte di uno o di entrambi i coniugi, in assenza di un provvedimento giudiziale che autorizzi la coppia a cessare la coabitazione.
Tuttavia, questo tipo di separazione, anche se manifesta in modo chiaro ed univoco l’esistenza di una crisi nella coppia, è di per sé priva di effetti giuridici e non costituisce un valido presupposto per far iniziare a decorrere il termine per ottenere il divorzio.
Tale forma di separazione, inoltre, espone il coniuge a possibili rischi considerato che l’abbandono del tetto coniugale o l’instaurazione di eventuali relazioni extraconiugali potrebbero esser causa di addebito della separazione in caso di separazione giudiziale.
2. La separazione consensuale
La separazione consensuale è un istituto che consente ai coniugi di separarsi di comune accordo, seguendo un iter più rapido rispetto alla separazione giudiziale.
Come evidente, si fonda sull’accordo dei coniugi, che devono concordare non solo sulla richiesta di separarsi, ma anche sulla regolamentazione dei loro rapporti una volta cessata la convivenza.
In particolare, i coniugi dovranno trovare un punto d’incontro in tema di assegnazione della casa famigliare, affidamento e collocamento dei figli, contributo al mantenimento della prole o del coniuge economicamente più debole ed eventuali questioni di natura economica o patrimoniale.
Chiaramente la complessità degli aspetti coinvolti, la conflittualità delle parti e la loro capacità di addivenire ad un accordo sono elementi determinanti per il ricorso a tale tipologia di separazione.
I vantaggi che presenta il ricorso alla separazione consensuale sono indubbiamente i seguenti:
– è meno traumatica sia per i coniugi, sia per i figli
– è più veloce e meno costosa
– si fonda su un accordo tra i coniugi
I coniugi, oggi, per addivenire alla separazione consensuale possono scegliere differenti procedure:
– il procedimento di omologazione innanzi al Tribunale
– la convenzione di negoziazione assistita
– l’accordo di separazione innanzi al sindaco, quale ufficiale dello stato civile
3. La separazione giudiziale
La separazione giudiziale viene attivata quando i coniugi non riescono a raggiungere un accordo sulle condizioni di separazione o sono presenti gli estremi per chiedere l’addebito della separazione e, così, si trovano costretti a chiedere l’intervento del giudice.
Questo tipo di separazione, il cui ricorso al Tribunale può esser depositato anche solo da uno dei coniugi, è un giudizio ordinario civile, che necessita dell’assistenza di un avvocato, e che si conclude con l’emissione di una sentenza di separazione.
E’ bene sottolineare che, una volta avviato, il procedimento di separazione giudiziale può trasformarsi in consensuale laddove, in corso di causa, intervenga un accordo tra i coniugi.
La separazione dei coniugi
Avvocato stabilito Marco Formica
Studio Legale Formica
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